Esercizidiscrittura

Perché queste pagine

Il primo approccio con la parola scritta l’ebbi all’età di diciassette anni; fu una vera e propria rivelazione; sino ad allora, avevo creduto che scrivere fosse una pratica riservata solo a poeti e scrittori; scrittori e poeti di cui, fra l’altro, conoscevo ben poco. 

Così, ingenuamente e con tanta convinzione, iniziai la mia “stagione poetica”. Crescendo capì che un conto era la voglia di scrivere, un altro la capacità a farlo veramente. Comunque, nonostante ciò, l’abitudine di riempire di scrittura pagine su pagine di quaderni la continuai.

Ogni tanto, quando mi sono trovato a rileggere qualcuna di quelle pagine datate, ho provato una certa tenerezza per quel ragazzo che, tramite la scrittura, cercava di esprimere quello che il suo carattere timido e introverso non gli permetteva di vivere veramente.

Venendo all'oggi, mi sento di dire che gran parte di questi testi li definirei semplicemente pensieri. Infatti, obbiettivamente, essi non credo posseggano un intrinsico valore letterario; l'impressione è che siano fondamentalmente uno puro sfogo, non sempre risolutivo, nato da una problematicità psicologica ed esistenziale. 

Solamente alcuni di questi scritti, mi pare, possano rientrare negli ambiti della poesia, possedendo loro una certa qualità intrinseca e una capacità comunicativa.

Detto ciò, considero cosa utile aver riunito, in questa veste digitale, quei frammenti di pensieri, cosciente che una loro rilettura, senz'altro più distaccata, possa contribuire ad una "ricostruzione" più serena, meno infarcita di psicoanalismi,  della mia storia personale.

Questo sito non ha altre mire oltre a quella prima detta; se poi la lettura di queste pagine a qualche anonimo lettore è in grado di regalare un'emozione o una riflessione, questo mi può fare solo piacere.

°°°°°°